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Recensione Ultenic T10

recensione ultenic t10 robot lavapavimenti e aspirapolvere

Ho provato per un mese il nuovo robot aspirapolvere Ultenic T10 e in questa recensione sono pronto a dirvi cosa mi è piaciuto e cosa no, ma andiamo con ordine.

Panoramica generale del dispositivo

Il robot aspirapolvere 2-in-1 Ultenic T10
Il robot aspirapolvere 2-in-1 Ultenic T10

Pensato per affrontare in completa autonomia qualsiasi tipo di appartamento e abitazione il robot aspirapolvere Ultenic T10 è un vero concentrato di tecnologia, con ottime prestazioni sia dal punto di vista della potenza che dei consumi, ma soprattutto grande indipendenza e versatilità per la gestione della pulizia programmata.

Vista la grande autonomia di questo robot, è molto interessante per chi deve mantenere in ottime condizioni case piuttosto grandi e preferisce che la pulizia dei pavimenti avvenga in un ciclo unico, con il minimo indispensabile di supervisione.

Il robot lavapavimenti Ultenic T10 è dotato di connessione WiFi, così il controllo può avvenire tramite l’app (di cui vi parlerò meglio in seguito) e tramite i più noti smart speaker.

Contenuto della confezione

  • Ultenic T10
  • Base di ricarica con svuotamento automatico
  • Filtro HEPA e spazzola laterale di ricambio
  • Contenitore per l’acqua
  • Panno lavapavimenti x2
  • 2x Sacchetti per la polvere
  • Telecomando
  • Cavo di alimentazione

Design e dimensioni

Design dell'Ultenic T10
Design dell’Ultenic T10

Il design di Ultenic T10 è minimale. È stata scelta una forma praticamente circolare, come ormai praticamente standard per i migliori assistenti robotici per la pulizia dei pavimenti (tranne per i Neato), perché garantisce una maggiore efficienza per la navigazione negli spazi affollati e riduce il rischio che ci possano essere problemi di mobilità.

Le sue dimensioni sono molto contenute 35 cm x 35 cm, con un peso di 7.5 Kg e un’altezza che sfiora i 9.8 cm e questo gli consente di muoversi tranquillamente anche fra le sedie e di affrontare spazi angusti come quelli sotto i mobili per eliminare completamente la polvere da ogni angolo della casa, là dove molti robot sono limitati dal loro ingombro.

Lo chassis è completamente realizzato in materiale plastico antiurto di colore bianco e presenta il sensore per la mappatura tridimensionale degli spazi sulla parte superiore, alloggiato in una piccola torretta.

La parte inferiore del robot, cioè quella che effettivamente è interessata alla pulizia, ospita un apparato di navigazione basato su tre ruote. Due sono sull’asse principale, gommate e dotate di motori molto potenti e silenziosi in tecnologia brushless. Inoltre è presente un ruotino di orientamento frontale, che serve per mantenere l’equilibrio e poi a gestire il sistema di superamento per i tappeti.

All’incirca in corrispondenza delle ruote si trova una spazzola a rullo, che permette di convogliare rapidamente tutta la polvere verso la bocchetta di aspirazione in maniera silenziosa ed efficace.

L’elemento più critico per quanto riguarda le dimensioni, però, è la stazione di ricarica con svuotamento automatico, che è più o meno grande quanto un cestino per la carta, il che la rende decisamente ingombrante rispetto allo standard.

Qualità di aspirazione

Il retro dell'Ultenic T10
Il retro dell’Ultenic T10

La qualità di aspirazione dell’Ultenic T10 è ottima, l’ho utilizzato per circa un mese e non ho mai avuto problemi di nessun tipo. La potenza di aspirazione è pari a 3000 Pa.

Tramite l’app Ultenic è possibile regolare la potenza di aspirazione, potendo scegliere tra 4 modalità:

  • Modalità aspirazione disattivata (solo lavapavimenti);
  • Modalità Eco (ideale per ridurre la rumorosità al minimo);
  • Modalità normale (pulizia quotidiana);
  • Modalità potente (ideale per tappeti o pulizia extra ordinaria).

Per la pulizia del mio appartamento ho attivato la modalità normale e non ho mai sentito il bisogno di passare a quella Max.

la pulizia avviene tramite una singola spazzola laterale che consente di convogliare lo sproco direttamente presso la bocchetta di aspirazione.

Questa si trova in corrispondenza delle due ruote principali, gommate e che possono tranquillamente permette al robot di pulire anche pavimentazioni particolarmente delicate come il parquet e il cotto senza lasciare segni.

Al centro della parte inferiore si trova, in corrispondenza della bocchetta di aspirazione, una spazzola assiale con un pattern di setole corte e molto dure che consente di rimuovere anche lo sporco più complesso e di affrontare carichi considerevoli per eliminare ogni tipo di detrico o briciola dal pavimento.

Qualità del lavaggio

Ultenic T10 durante il lavaggio dei pavimenti
Ultenic T10 durante il lavaggio dei pavimenti

Il robot non si limita solamente all’aspirazione, ma fornisce anche la possibilità di lavare i pavimenti.

Ok, ritorniamo al solito discorso: quali sono effettivamente i robot che lavano bene i pavimenti? Qual è per voi il vero significato di lavaggio?

Per me un robot lavapavimenti deve essere in grado di sostituire almeno nel 90% dei casi l’uso dello “straccio”: bene, questo dispositivo non ci riesce. Al massimo dona un tocco di brillantezza ai pavimenti, ma scordatevi che possa togliere piccole macchie come ad esempio quelle del caffè o quelle presenti in bagno.

Il volume dell’acqua può essere regolato dall’app:

  • Flusso 1: Adatto per pavimenti e piastrelle smaltate;
  • Flusso 2: Adatto per pavimenti in legno;
  • Flusso 3: Adatto per pavimenti e piastrelle opache;
  • Flusso 4: Adatto per il balcone e il pavimento della cucina.

Ovviamente ho selezionato da subito il “Flusso 4” ma i risultati non sono cambiati, anche se devo dire che non lascia segni, aloni oppure ombre. Dove passa riesce effettivamente a pulire e donare quel tocco di pulito o brillantezza, ma non in occasione di macchie ostili.

Base di ricarica con svuotamento automatico

Base di ricarica con svuotamento automatico
Base di ricarica con svuotamento automatico

I robot aspirapolvere venduti insieme alla base di ricarica con svuotamento automatico hanno un contenitore della polvere relativamente piccolo.

Questo non è un problema, dal momento che questa operazione di manutenzione al robot aspirapolvere verrà dimenticata: dovremmo solamente sostituire il sacchetto una volta pieno (1 o 2 mesi se utilizzato poco).

Quindi questo robot trasferisce lo sporco appena raccolto all’interno di un sacchetto posto sulla base di ricarica.

Con l’ausilio dell’app possiamo impostare l’intervallo: non raccogliere mai la polvere oppure raccoglierla dopo 1, 2 o 3 cicli di pulizia.

Mappatura e navigazione

Il robot si orienta in maniera automatica all’interno di qualsiasi spazio abitativo, sia che siano presenti tappeti, sia nel caso in cui il pavimento risulti completamente spoglio. Durante ogni ciclo operativo provvede a individuare in maniera tridimensionale lo spazio di manovra, con il sistema Lidar.

L’algoritmo SLAM riconosce sia le dimensioni delle stanze che devono essere pulite e la posizione dei mobili fissi, sia le componenti variabili. Questo serve da un lato per evitare le collisioni, che comunque sono sempre controllate in maniera avanzata tramite i sensori di prossimità che gli impediscono di andare a battere contro gli oggetti, le persone o gli animali di casa.

La mappatura avviene con un sistema ottico al laser, il Lidar, appunto, che consente un accuratezza dell’ordine del mm e di tracciare una mappa ottimizzata dell’appartamento, anche con la modalità multipiano, che permette di riconoscere immediatamente fino a tre livelli complessi in cui muoversi.

Tramite la definizione della mappa dell’appartamento, l’algoritmo determina tutti i tragitti minimi e ottimizzati, per ottenere un risultato perfetto e propone varie modalità disponibili, per quanto riguarda il trattamento e la pulizia di qualsiasi tipo di spazio. È possibile comunque definire programmi periodici con parametri ottimizzati e scegliere tutte le aree proibite, cioè quelle in cui il robot non deve entrare.

A fianco di questa funzione, inoltre, sono a disposizione sensori estremamente accurati che riconoscono ogni tipo di dislivello, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. In questo modo il robot riesce a distinguere agevolmente pavimenti di varie natura e in particolare tappeti e moquette, attivando contestualmente le modalità per la pulizia di superfici non compatte e l’ottimizzazione dei consumi.

Autonomia della batteria

La batteria da 5200 mAh consente un’autonomia di ben 280 minuti in modalità di regime ordinario. Questo significa che il robot effettua le pulizie e l’aspirazione in tutta la casa con una sola carica perché l’area utile è sopra i 200 mq.

In base alla quantità di sporco, il robot può effettuare alcuni svuotamenti nel dock che ha una capacità stimata di circa 1 mese di polvere in condizioni ordinarie.

Tutta la procedura di rientro è ottimizzata e nel caso di ricarica forzata il robot torna di default al punto di interruzione e riprende il programma da dove ha smesso.

Controlli smart tramite APP

Parliamo dell’app “Ultenic” e di tutti i controlli smart disponibili.

La configurazione del dispositivo è facile ed immediata, quindi può essere fatta da tutti, anche da non esperti del settore.

Come ho già visto su dispositivi della stessa fascia di prezzo l’applicazione presenta dei problemi di traduzione e un’usabilità davvero pessima. In ogni caso si riesce a gestire il robot aspirapolvere al 100%, bisogna solo prenderci la mano (e sperare negli aggiornamenti software).

Dopo aver effettuato la mappatura possiamo gestire le “partizioni” ovvero le singole stanze, decidendo subito in quale punto passare una o due volte. Non manca la possibilità di dare un nome ad ogni singola stanza o luogo e delimitare aree off-limits.

Sempre dall’app possiamo gestire le modalità di aspirazione e lavaggio, decidere quando, come e se utilizzare la base di ricarica con lo svuotamento automatico e scegliere una delle seguenti pulizie:

  • Pulizia totale;
  • Modalità lavapavimenti;
  • Pulizia partizione;
  • Pulizia area;
  • Pulizia di un punto.

Si possono gestire le notifiche e abbiamo a disposizione una serie di reminder con i precedenti stati di pulizia, i mq puliti e via discorrendo.

L’app di fatto funziona bene e le funzionalità smart (tipo il controllo con gli smart speaker) sono al pari di modelli top di gamma.

Conclusioni e considerazioni finali

Veniamo alle conclusioni di questa recensione dell’Ultenic U10. Il prezzo non è dei più economici, tuttavia rientra nella fascia di prezzo media anche se le caratteristiche sono top di gamma.

Vantaggi

  • Aspira molto bene
  • Base con svuotamento automatico inclusa
  • Funzionalità smart

Svantaggi

  • Design minimal e “plasticoso”
  • Dimensioni non slim
  • App da rivedere
  • Non lava le macchie ostili

La modalità aspirazione funziona alla grande, la base di ricarica con svuotamento automatico è inclusa nel prezzo e le modalità smart non mancano.

Tuttavia non è esente da problemi: il design non fa impazzire (a tratti sembra un mix tra bianco e rosa), le dimensioni non sono slim, l’app andrebbe corretta ed infine non toglie le macchie più ostili dai pavimenti.

In definitiva un ottimo prodotto per chi ha una casa grande, vuole mantenere il controllo totale sui parametri, ma al tempo stesso desidera la certezza di un lavoro fatto a regola d’arte in modo silenzioso e discreto.


lorenzo ricciutelli autore domoticafull

Lorenzo Ricciutelli
Fondatore e autore di Domotica Full. Sono un appassionato di domotica e smart home, per questo provo ogni giorno elettrodomestici intelligenti; ma anche un imprenditore digitale che crea cose divertenti su internet. Homo sanza lettere, discepolo della esperienza.