Manutenzione della planetaria
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Pubblicato:Febbraio 8, 2022
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In questa pagina scoprirai come pulire una planetaria grazie a tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.
La planetaria è un elettrodomestico molto utile in cucina, un grande aiuto nella preparazione di dolci, che ci permette di impastare al meglio i lievitati permettendo cotture uniformi e gustose.
Come per tutti gli elettrodomestici, tuttavia, per far sí che funzioni al meglio, dobbiamo occuparci della sua manutenzione, preoccupandoci di eseguire una pulizia ottimale dopo ogni utilizzo.
Ma come possiamo prenderci cura della nostra planetaria senza incorrere nel rischio di rovinarne i materiali? Detersivi, detergenti e sgrassatori possono essere dannosi? E ancora, possiamo usufruire della lavastoviglie per pulire a fondo gli utensili che la compongono, o è meglio evitare?
In questa breve guida abbiamo raccolto utili dritte e consigli e preziosi, per assicurare alla vostra impastatrice una pulizia ed una manutenzione perfette, che vi permetteranno di preservarne caratteristiche e funzionalità il più a lungo possibile.
Indice dei contenuti
Manutenzione ordinaria ad ogni utilizzo
Per prima cosa, dopo aver terminato la nostra ricetta, è buona abitudine aspettare che l’elettrodomestico si raffreddi completamente, per poi riempire la ciotola sporca, sia essa in acciaio o in vetro, con acqua calda e aceto, e farla andare per qualche minuto a bassa velocità: l’azione sgrassante dell’aceto, unita al calore dell’acqua e alla potenza della centrifuga farà ammorbidire i residui di cibo, rendendo la superficie più facilmente pulibile.
Dopo questo primo passaggio, è il momento di passare al lavaggio vero e proprio di tutte le componenti amovibili della planetaria, come le fruste, i para-schizzi, o particolari utensili per il taglio della pasta fresca o delle verdure.
Possiamo qui tranquillamente usare acqua calda e sapone per piatti di qualità, ma sarà estremamente importante evitare spugne corrosive, realizzate in alluminio o in altri materiali che potrebbero graffiare le varie componenti.
Per impedire la formazione di aloni, è bene sempre asciugare completamente sia l’albero dell’impastatrice che la ciotola con i suoi utensili: possiamo in questo caso utilizzare un panno morbido in micro fibra o della carta assorbente.
Manutenzione straordinaria
Oltre alla pulizia ad ogni utilizzo, per far sí che la planetaria non si deteriori nel tempo, è importante svolgere anche una manutenzione straordinaria, da effettuare di tanto in tanto nel corso dell’anno.
Per evitare infatti che residui di cibo depositati nelle parti meno visibili dell’elettrodomestico diano vita a delle incrostazioni, oppure, magari a causa di un lungo inutilizzo, l’accumulo di polvere possa compromettere il corretto funzionamento della planetaria, è consigliabile pulire in maniera più approfondita le sue componenti con scadenza regolare.
Per prima cosa, ogni strumento e parte amovibile, come fruste, coperchio anti-spruzzo, spatole e ganci impastatori andranno messi a mollo in acqua calda e aceto, un disinfettante naturale non corrosivo e potente nella rimozione dei cattivi odori.
Lasciando gli utensili a riposo in questa soluzione, si otterrà una pulizia profonda e impeccabile, che non lascerà spazio alla proliferazione dei batteri.
Anche se le case produttrici realizzano le impastatrici in modo che siano facilmente pulibili, è inevitabile che scanalature e fori risultino difficilmente raggiungibili: ecco che allora, dopo aver lasciato gli utensili in ammollo, possiamo completarne la pulizia aiutandoci con appositi pennelli e spazzoline per raggiungere anche i punti più difficili.
Per quanto riguarda le ciotole, oltre alla consueta pulizia, un modo per renderle brillanti e profumate è quello di utilizzare gli oli essenziali, come quello al limone, agli agrumi, oppure il tea tree oil. Diluiti in una piccola quantità di acqua tiepida, essi sono da preferirsi ai disinfettanti aggressivi in quanto hanno la capacità di ripristinare i graffi e donare lucentezza.
Molti dei materiali usati per realizzare ganci e fruste nelle planetarie moderne sono rivestiti da smalti protettivi e leghe metalliche, per questo è importante far sí che non si deteriorino a causa dell’utilizzo costante di detersivi eccessivamente aggressivi. Ricorrere a spugne abrasive o sgrassatori troppo potenti, potrebbe portare gli strumenti e rilasciare delle sostanze nocive alla salute sotto forma di polvere grigiastra: quando ciò accade, il passo da fare è quello di cambiare gli utensili quanto prima.
L’albero dell’impastatrice può essere pulito con acqua tiepida periodicamente: anche se questa parte non si trova a diretto contatto con gli alimenti, su di essa tuttavia si accumula molta polvere e, specialmente se la planetaria è abitualmente collocata sul piano della cucina, anche schizzi di olio, acqua o cibo. Qui sarà meglio evitare l’utilizzo di saponi, che potrebbero alla lunga rovinare lo smalto protettivo, generando anche problemi legati all’estetica.
Se sono presenti aloni o macchie di unto, si può ricorrere ad una soluzione di acqua calda, aceto di vino bianco e limone: mentre l’aceto ha proprietà sgrassanti, il limone servirà a disinfettare e a rimuovere anche lo sporco più ostinato.
Si può utilizzare la lavastoviglie?
Quando si parla di pulizia degli elettrodomestici, sorge sempre un lungo dibattito riguardo l’utilizzo della lavastoviglie: c’è infatti chi sostiene che un lavaggio breve non sia per niente dannoso ma anzi assicuri una pulizia ottimale, e chi assolutamente si pone contrario a questa abitudine, ritenendo che una delle prime responsabili al deterioramento delle varie componenti sia proprio la lavastoviglie.
Ecco perché si consiglia sempre di consultare il manuale di istruzioni dell’elettrodomestico, per capire al meglio se e quali parti possono inserite in lavastoviglie e, eventualmente, quale programma utilizzare.
In assenza di istruzioni specifiche, è allora opportuno valutare i tipi di materiali di cui si compone la planetaria: se si tratta di un elettrodomestico in metallo smaltato, come le tanto desiderate impastatrici colorate in stile vintage, sarà meglio preferire il lavaggio a mano rispetto a quello in lavastoviglie, in modo da non mettere a rischio la smaltatura.
Anche le parti in plastica, molto comuni nelle planetarie più economiche, sono molto sensibili alla centrifuga della lavastoviglie, così come quelle realizzate in alluminio, come le fruste e i ganci, che potrebbero subire un annerimento.
Ci sono alcuni modelli che però hanno le parti amovibili interamente in acciaio inox: queste possono essere tranquillamente inserite in lavastoviglie, avendo cura di posizionarle nel cestello superiore.
Conclusioni e considerazioni finali
Anche le impastatrici necessitano di una regolare pulizia dopo l’uso, oltre ad una manutenzione definita straordinaria, che ci permette di prenderci cura in modo più approfondito di questo utile elettrodomestico.
La pulizia della planetaria non necessita detergenti e detersivi costosi, nè tanto meno richiede molto tempo, tuttavia è fondamentale che avvenga in maniera costante e con l’utilizzo dei prodotti giusti.
Per ottenere risultati ottimali, abbiamo infatti visto che ci occorrono semplici ingredienti, come l’aceto di vino e il limone, che con molta probabilità tutti noi abbiamo già in dispensa.
Il segreto quindi per avere un elettrodomestico sempre pulito, igienizzato e perfettamente funzionante è quello di dedicargli una semplice ma costante manutenzione, evitando l’utilizzo di spugne abrasive e, se possibile anche della lavastoviglie.
Quest’ultima, anche se estremamente utile nella vita di tutti i giorni, potrebbe recare danni ad alcune componenti della planetaria, per questo si consiglia sempre di leggere le istruzioni dell’elettrodomestico prima di utilizzarla in modo da verificarne la sicurezza direttamente con la casa produttrice.
Lorenzo Ricciutelli
Fondatore e autore di Domotica Full. Sono un appassionato di domotica e smart home, per questo provo ogni giorno elettrodomestici intelligenti; ma anche un imprenditore digitale che crea cose divertenti su internet. Homo sanza lettere, discepolo della esperienza.
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